APRILE
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Che vantaggi danno i Farmaci Generici?
Il principale vantaggio della scelta di un farmaco generico rispetto al suo corrispondente di marca, avendone la stessa efficacia, è il prezzo.
Un prezzo inferiore che non vuol dire minore sicurezza. Il farmaco equivalente costa meno rispetto all’originatore perché gli investimenti per la ricerca sono stati fatti durante la copertura del brevetto. L’azienda del farmaco generico, invece, non è tenuta a dimostrare l’efficacia terapeutica in quanto, se è presente la bioequivalenza, allora avrà anche la stessa efficacia terapeutica. I tempi e i costi per dimostrare la bioequivalenza rispetto a un farmaco efficace e sicuro richiede tempi sono minori, per cui il farmaco equivalente può essere venduto a un prezzo inferiore. Il risparmio varia tra il 20 e il 50% rispetto alla specialità da cui deriva.
Il farmaco generico è un medicinale che contiene la stessa quantità di principio attivo e presenta la stessa biodisponibilità di un farmaco di marca non più coperto da brevetto. L’azienda che ha sostenuto i costi di ricerca e di lancio di un nuovo farmaco ha diritto di mantenere il monopolio di questo farmaco per alcuni anni, cioè fino alla scadenza del brevetto. Alla fine di questo periodo, un farmaco può essere prodotto da altre aziende farmaceutiche, sotto forma di farmaco generico. Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, i farmaci generici sono medicinali bioequivalenti alle specialità da cui derivano e quindi perfettamente interscambiabili. Due prodotti medicinali si dicono bioequivalenti se la loro biodisponibilità, cioè la quantità e la velocità con le quali il principio attivo è rilasciato ed è reso disponibile in circolo, sono equivalenti.
Un farmaco può essere registrato in Italia come generico quando:
1. contiene la stessa quantità e qualità di principi attivi del farmaco di riferimento. Sono accettati solo piccole variazioni negli eccipienti;
2. risulti bioequivalente farmacologicamente e cineticamente, cioè uguale per livelli ematici, assorbimento, permanenza in circolo ed eliminazione;
3. sia equivalente nell’ efficacia clinica.
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